Zabura è un nome antico, legato direttamente alla nostra terra: già nelle antiche mappe catastali dell’Impero Austriaco che rappresentano la tenuta Skok, è indicato l’appezzamento di terreno, il Cru, dove abbiamo piantato le viti, proprio con il nome Zabura.
Grazie al nome ed al particolare disegno dell’etichetta, molte persone richiedono questo nostro vino dicendo: “Dammi una Zeta!”
Le viti sono messe a dimora sulla cima di una collina esposta ad est: solo otto filari sono Zabura. Il terreno è costituito in massima parte da Ponca, un particolare terreno, tipico del Collio, composto da stratificazioni di marne argillose e arenarie sabbiose di origine eocenica. La ricchezza di carbonato di calcio influenza direttamente la costituzione minerale e organica dell’uva.
Con l’obiettivo della qualità più alta, abbiamo tenuto pochissime gemme per pianta e si è effettuata una ulteriore diradazione in fase di invaiatura, per far esprimere al meglio lo Zabura.
Vini d'Italia – Guida del Gambero Rosso
Guida 2010 | Zabura 2008 | 2 Bicchieri |
Guida 2011 | Zabura 2009 | 2 Bicchieri |
Guida 2012 | Zabura 2010 | 2 Bicchieri |
Guida 2013 | Zabura 2011 | 2½ Bicchieri |
Guida 2014 | Zabura 2012 | 2½ Bicchieri |
Duemilavini – Guida AIS Associazione Sommelier
Guida 2011 | Zabura 2009 | 3 Grappoli |
Guida 2012 | Zabura 2010 | 4 Grappoli |
Guida 2013 | Zabura 2011 | 4 Grappoli |
Guida 2014 | Zabura 2012 | 4 Grappoli |
Vinibuoni d’Italia – Guida Touring Club Italiano
Guida 2010 | Zabura 2008 | Golden Star |
Guida 2011 | Zabura 2009 | Golden Star |
Guida 2012 | Zabura 2010 | Golden Star |
Guida 2013 | Zabura 2011 | Golden Star |
Guida 2014 | Zabura 2012 | Corona |
All’analisi visiva il colore risulta giallo paglierino. Al naso, oltre la tipicità di mandorla, si sposano dei piacevoli profumi mielati. All’esame gustativo si percepisce la caratterizzazione delle componenti morbide degli alcoli e polialcoli che avvolgono piacevolmente il palato.
Come accostamento al cibo, si sposa molto bene con antipasti a base di prosciutto: noi consigliamo il prosciutto di San Daniele o di Sauris e per gli assoluti intenditori il prosciutto di Cormòns di D’Osvaldo.
Con i primi piatti trova la sua dimensione: notevole con il rotolo di radicchio, ottimo l’accostamento con le zuppe, meglio se sono le tipiche zuppe del Friuli o della Venezia Giulia.
Si consiglia di degustarlo ad una temperatura intorno ai 12 °C.
Scheda dello Zabura in pdf sul sito tradizionale.